Madonna di Montelungo Falvaterra

Madonna di Montelungo Falvaterra


MADONNELLA DI MONTELUNGO - già detta Madonna de Monti -

La chiesetta in Via di Montelungo a guardia dal Vallone e del fossato la cui festa si celebra con grande concorso di popolo la sera dal 22 settembre 

Originariamente doveva essere la statua di Santa Oliva che poi in seguito alla proclamazione del relativo dogma (1854 Pio IX) la stata fu dedicata alla Madonna "Immacolata Concezione". Il primo restauro fu fatto quando era parroco Padre Cesare per la prima volta negli anni 1994-2000 insieme alla statua dell'Assunta...poi Padre Ermellino la fece esaminare dalle Belle Arti. riportiamo qui i risultati:                      

Da una ispezione delle belle arti del 1994 

Identificazione Madonna                                                                                    

Titolo Madonna delle Palme LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA Falvaterra                

Secolo sec. XVI- Frazione di secolo seconda metà 1550-1599

Materia e tecnica: legno/ scultura/ pittura/ doratura

Personaggi: Madonna. Attributi: (Madonna) corona, abbigliamento religioso.                                                  

La statua, abbondantemente ridipinta, è priva del Bambino che teneva sul braccio sinistro.                    

Sul capo una corona stellata.

Aggiungiamo che sin dal 1500 la cappella era Jurispatronato della famiglia Benedetti

Oggi la statua restaurata è tornata a splendere e rappresenta un tesoro di fede ed anche di antica fattura del 1500, i tanti fedeli la pregano con fede e devozione soprattutto nel giorno della sua festa il giorno precedente la festa di S. Sosio spostata alla prima domenica di settembre negli anni 70.

La facciata della chiesetta presentava fino ad inizio secolo scorso nella facciata un lucernario di forma circolare con un rosone a sei petali simboleggianti il "Fiore della Vita" nella sua forma più semplice, simbolo spesso utilizzato dai Templari, infatti al simbolo della rosa i Templari hanno sempre affiancato la figura della Madonna ma anche della Maddalena. La Rosa divenne per i Cavalieri Templari uno dei simboli a loro più sacri il cui uso portò a farla divenire una sorta di segno di riconoscimento unitamente a quello della Croce Patente. E' chiamato anche "Sesto giorno della Genesi" poiché ottenuto dalla 'rotazione' di sei cerchi o sfere, corrispondenti ognuna ad un giorno della Creazione. Esso rappresenta la struttura interna del Creato, ed il suo completamento. È un simbolo antichissimo, che è stato trovato in tutto il mondo ed in ogni cultura. Il simbolo è infatti presente in molte chiese e magioni appartenute ai cavalieri del famoso ordine cavalleresco, come ad esempio nell'antica chiesa templare di San Bevignate a Perugia, dove intorno al 1260 i monaci guerrieri scolpirono un fiore della vita sul portale principale.

La statuetta lignea è stata recentemente restaurata, il legno era stato attaccato dalle termiti e rischiava di rovinarsi gravemente, il restauro ha riportato i colori originali ed ora può essere custodita nella chiesetta anch'essa oggetto di numerosi restauri nel tempo. Alcune famiglie a rotazione ne custodiscono il sito e provvedono a preparare le varie funzioni religiose e civili.
Sin dal 1500 la cappella era Jurispatronato della famiglia dei Benedetti che avevano costituito la dote patrimoniale della chiesa, ne promossero la costruzione, ne diventarono "patrono" e avevano il diritto di nominare il sacerdote, cui assicuravano il sostentamento.

Insomma una statua di grande interesse per noi Falvaterrani una storia lunga e una fede profonda.        La "Madonnella" è ritornata alla sua chiesetta di Montelungo a Falvaterra dopo il restauro terminato nel 2022 ora è tornata a splendere gioiamo e preghiamola con fede.

Preghiera alla Madonna di Montelungo

Beatissima Vergine Maria, purissima Madre di Dio, 

fedele dispensatrice di tutte le grazie!

Per amore del vostro divin Figlio illumina la mia mente, 

infiamma il mio cuore, ed assistimi con il tuo consiglio, 

perché possa fare la volontà di Dio 

in ogni circostanza della mia vita. 

Madre mia, accogli la mia preghiera e 

i desideri del mio cuore. Amen


A Falvaterra Era Juarispatronato della famiglia Benedetti, anche la scomparsa chiesolina della Madonna di Loreto, che si innalzava sugli scogli a ridosso dal Camposanto ove riposava la mamma del grande figlio di Falvaterra, l'indimenticabile Mons, Pietro Benedetti, Arcivescovo di Tiro, educatore per antonomasia e che rivolse più di un secolo fa versi appassionati che ci fanno rivivere il suo pianto e il suo rimpianto!                

Preghiera                        

La sul romito scoglio la chiesola

è muta anch'essa e abbandonata al vento.

Qui pregando dicesti una parola

con l'infuocato bacio, la rammento.....

"Quando tu sarai grande e missionario,

qui faremo un santuario"

Ecco il santuario, nel feral recinto.

Son colonne e cipressi e sono arcate

I salici piangenti, e il ciel dipinto

di stelle gitta le sue volte aurate:

l'arca è quest'urna tra croci devote

ed io il sacerdote.

Dormi, o madre, ti culli delle piante

il bisbiglio segreto. Un'iscrizione

sul muro inciderò pel viandante,

di lacrime adornata e di corone:

"Passa pregando….sotto questa via

dorme la mamma mia".

      


Trilussa dedicò una poesia alla Madonna, leggiamola è come una preghiera:

Q'anno ero ragazzino
mamma mia me diceva

ricordati fijolo

quanno te senti veramente solo

tu prova a recità n'Ave Maria.

L'anima tua da sola spicca er volo

e se solleva, come pe' magìa.

Ormai so' vecchio, er tempo m'è volato;

da un pezzo s'è addormita la vecchietta,

ma quer consijo nun l'ho mai scordato.

Come me sento veramente solo,

io prego la Madonna benedetta

e l'anima da sola pija er volo!"

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