FAMIGLIE DI FALVATERRA PIU' ANTICHE (cioè esistenti prima del 1568)
Dai registri dei battezzati nella "Ecclesia Sancta Maria Castri Fabrateria" (dove Castri sta per castello), che risalgono al 1568 e dai registri dei matrimoni, che risalgono a tale data, ricaviamo i cognomi delle famiglie che fin da tale epoca risiedevano a Falvaterra .Di queste famiglie alcune sono rimaste, mentre altre sono scomparse o perché emigrate altrove o perché estintesi:










AIMONE
AMATI
ANDREOZZI
BENEDETTI
BECCARINO
CATALANO
CECCARELLI
COSTANZI
DE ANGELIS
DE DONATO
D'AGOSTINO
D'ANDREA
DI MATTHEO
DI PROSPERO
DI ROCCO
DI MARIO
DI SARNO
FRATTALE
FANTASIA
GIORGI
GIULI
GASBARRO
GRECO
LOMBARDI
MARTINI
MAIURI
MASTROCICCO
NAPOLITANO
NOBILE
PACELLI
PERRIMO
PINTO
PETROCCO
RICCI
RICCARDI
RICCARDELLI
SACCOCCI
SANTILLI
SESARE
VALENTE
VACCA
FAMIGLIE STABILITE IN FALVATERRA DOPO IL 1600
BLASI 1644
CRENCA 1654
CONCA 1660
TODINI 1655
UNGARETTI 1638
DOLCE 1643
DELLE FRATTE 1692
PETROCCHINI 1694
DE STEFANO 1677
PICCIRILLI 1695
POMPEI 1696
DEL DUCA 1700
GUASTAFARINA 1700
FALCONE 1700
PANNOZZO 1710
CARROCCIA 1710
FUSCO 1715
CETRONE 1720
BONAGURIO 1690
LANDOLFO 1730
CALCAGNO 1730
PIACITELLI 1733
MATRONO 1735
SPIRITO 1736
CAPARRELLI 1750
FRANCAZI 1750
BERTONI 1884
BRUNO 1924
Quasi tutti questi cognomi fin verso i primi del 1600 erano al singolare e molti preceduti dal "Dè" Abbiamo infatti un certo Iacopo Dè Amato, Albenzio Dè Benedetti, Manno Dè Andreozzo, Giovanni Dè Aimone, Cola Dè Riccardello ecc. Alcuni concittadini non avevano in tale epoca un cognome ancora ben definito e si distinguevano aggiungendo al proprio nome quello del padre e del nonno, come ad esempio Honorato de Giova, de Andrea. Del resto la maggior parte dei cognomi è nata in tal modo. I cognomi sono derivati dal nome proprio dai soprannomi,da professioni esercitate, da qualità,da luoghi di provenienza ecc. Altri concittadini aggiungevano al proprio nome di battesimo il luogo di provenienza e così abbiamo verso il 1602 un Antonio Vallecorsano.
E'curioso notare, consultando i registri dei battesimi di tali lontane epoche, come molte volte i padrini o le madrine dei battesimi non fossero del luogo, ma di Ceprano, Pastena, S. Giovanni Incarico, Bauco, Roccasecca, Roccamonfina, Veroli, Vallacorsa e Genazzano, indice questo di relazioni di affari, di amicizie o parentele con abitanti di quel quei paesi. I Matrimoni, in quell'epoca, non si celebravano in chiesa, ma fuori della chiesa. Infatti abbiamo che il 31 ottobre 1568, Antonella, figlia di Giovan de Amato figlio di Jacopo, sposò Giovan dè Ajmone, "mettendo anello avanti la porta della Chiesa".